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Tifo

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La Febbre tifoide, più comunemente detta Tifo, è un’infezione di natura batterica causata dalla Salmonella typhi che attacca principalmente l’intestino, ma può colpire anche altri organi. Si contrae da bevande e alimenti contaminati da feci infette e può portare a complicazioni molto gravi all’interno dell’organismo.

Sintomi

La comparsa dei sintomi avviene dopo circa una o due settimane dal contagio e i più tipici includono febbre che può arrivare a 40.5 C°, forti dolori addominali, eruzioni cutanee rosate, diarrea o stipsi (quest’ultima colpisce maggiormente gli adulti e i bambini più grandi).
Se non curata, la malattia può portare a complicazioni molto serie (diarrea con perforazioni intestinali, polmonite, encefalite, ingrossamento di fegato e milza e bradicardia) che possono causare la morte del paziente infetto.

Vaccino

Esistono due tipi di vaccini, uno in somministrazione orale (dato in 3 dosi a giorni alterni) ed uno in soluzione iniettabile (dato in dose singola). L’immunità viene conferita dopo circa 7-14 giorni dal completamento della vaccinazione. La copertura immunitaria è di massimo 3 anni per il vaccino iniettabile, mentre per il vaccino a somministrazione orale è di 1 anno (per viaggiatori da zone non endemiche a zone endemiche, casto tipico del viaggiatore europeo che soggiorna per breve-medio periodo in paesi a rischio) o 3 anni (per chi risiede permanentemente in zone endemiche).

Indicazioni per la vaccinazione dei viaggiatori

Per contrastare la Febbre tifoide è raccomandata la vaccinazione a chiunque abbia dai 2 anni di età in su e intenda viaggiare in zone dove si presenti il rischio di contaminazione alimentare a causa di una igiene alimentare e sanitaria inadeguata.
Il tifo è diffuso quasi in tutto il mondo. La vaccinazione è fortemente indicata soprattutto per chi intenda viaggiare in Asia orientale e meridionale (inclusi India e Pakistan), in Messico e Sud America e in tutta l’Africa.

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